LA SCOPERTA

Anno: 1969
Regia: Elio Piccon
Aiuto alla regia: Attilio Monge
Cast: Giusva Fioravanti, Carlo Campanini, Carlo Tamberlani, Alessandro Momo, Cinzia Bruno, Marcello Procacci, Maurizio Davini, Roberto Ciccolini, Valerio Varriale, Vittorio Guerrieri, Adriano Deli, Stefania Schuster, Marco Avincola, Domenico Berta, Massimo Bernardini
Soggetto e sceneggiatura: Attilio Monge, Elio Piccon
Fotografia: Elio Piccon
Operatore: Alberto Sartini
Musiche: Teo Usuelli
Organizzazione generale: Emilio Cordero
Direttore produzione: Fabio Diotallevi
Produzione: San Paolo Film
Note tecniche: 35mm, colore, 77 minuti
Foto di scena di Alberto (Giusva Fioravanti)
Fotogramma: i ragazzi sul loro 'set' al Colosseo
La storia è ambientata in una cittadina dei pressi di Roma.
Sotto la guida del giovane Alberto, dei ragazzi appassionati di fotografia, impiegano il tempo libero nella realizzazione di brevi racconti illustrati (a mo' di fotoromanzi) che montano come poster sul muro adiacente alla parrocchia che ospita anche il loro "laboratorio". Ma il successo ottenuto dai loro lavori non è quello atteso.
Un giorno, pressati dalla voglia di riscuotere l'agognato successo dei loro lavori, decidono di ambientare l'ennesimo servizio fotografico al Colosseo; senza fornire spiegazioni e dettagli, uno di loro assicura il gruppo, che provvederà lui personalmente a pubblicizzare l'evento e a raccogliere la doverosa "platea"; lo strumento pubblicitario misterioso (ispirato da un fatto di cronaca appena letto su un quotidiano) consiste nel costruisce una lettera anonima che annuncia il suicidio di un individuo che si lancerà nel pomeriggio dal Colosseo.
Fotogramma: Alberto conversa col parroco Il caso vuole che la lettera finisca in mano ad un gruppo di ragazzi di un collegio paolino in gita, i quali, letta la notizia, si precipitano sul luogo dove, per una serie di molteplici circostanze e situazioni, individuano in Alberto il presunto suicida e lo "salvano" portandolo nel loro istituto.
Trasportato nel nuovo habitat, il ragazzo rimane colpito dall'ambiente e dallo spirito dei ragazzi qui ospitati: giovani, di diverse origini, tutti proiettati nell'apostolato con l'ausilio dei nuovi mezzi di espressione e comunicazione, come stampa e cinema.
Frattanto, la madre di Alberto, avvisata dell'accaduto, si reca nell'istituto per ricondurlo a casa, ma questi, con profonda sorpresa dei suoi nuovi compagni, rifiuta il rientro e decide di restare con loro nell'istituto.

Backstage: il regista Piccon scherza con Fioravanti